Transnistria: Il buco nero d’Europa
Ai confini orientali dell’Europa esiste uno Stato fantasma. Ha una sua bandiera, un suo presidente, un suo governo, un suo parlamento, una sua moneta, un suo esercito, una sua polizia. Ma nessun paese al mondo ne riconosce l’esistenza.
Si chiama Transnistria: una sottile striscia di territorio moldavo che si estende tra la sponda est del fiume Dniester e il confine ucraino. E’ l’unica repubblica sovietica ancora esistente al mondo: stelle rosse e statue bronzee di Lenin fanno ancora parte del panorama urbano della ‘capitale’ Tiraspol. Enorme quella che troneggia davanti al pazzo del Soviet Supremo. Ma dietro la vernice rossa del veterocomunismo si nasconde il vero potere: la mafia russa.
Di tutto quello che si racconta sui blog (di gente che probabilmente non c’è mai stata) non abbiamo visto nulla o quasi di quel che si racconta sui blog. Ne abbiamo concluso due cose: che prima o poi sarebbe stato riconosciuto e che se una scintilla doveva infiammare il mondo di questi strani paesi certo non sarebbe partita da Tiraspol.
Solo una cosa è certa: la verità su quanti morti ci siano stati qui, dal marzo al luglio nel 1992 in questa guerra di cui nessuno sa nulla, non si saprà mai.
Ringrazio il mio amico giornalista Carlo Otto Brambilla, ottimo compagno di lavoro e di viaggio,la collega giornalista moscovita Olga Sorokina, ed un particolare ringraziamento al Ministero dell’Informazione dello Stato di Transdnistria per averci concesso gli accrediti per poter fotografare.